Confessione

Frugare, cercare, rovistare in cerca di qualche piccola, esile, minima motivazione che dia senso a ciò che un senso non ha.
Non smettevo di fissare angosciato, quegli occhi smorti e vuoti, privati brutalmente di ogni libera passione .
Caddi nel baratro dei miei dubbi e dei miei dolori, frastornato dalla ricerca di un motivo. Ma il sentire il suo corpo freddo, esanime mi raggelava il cuore, e riaffiorava quel sentimento distrutto o distruttivo che è l’amore, ma di chi o per chi ?
Può essere uomo, chi non sa dominare se stesso e i propri gesti ?
Sempre più quesiti mi giungevano, mentre sostenevo quell’esile corpo, dolente di lividi, che le mie lacrime non potevano lavare .
Accarezzai per l’ultima volta quei lunghi e leggiadri cappelli dal profumo ineguagliabile, bagnati di lacrime e sangue .
Rimasi immobile nel mio strazio, ma non riuscii e non riesco ancora, a concepire tutto questo orrore DISUMANO.

Domenico Di Biasio

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